Madre Tecla Relucenti
(1704-1769)
Co-fondatrice delle Pie Operaie dell’Immacolata Concezione
Libro “La gioia di educare al Vangelo”
Madre Tecla Relucenti (1704-1769)
La nascita
Tecla Antonia Emidia nacque ad Ascoli Piceno il 23 settembre 1704.
Il battesimo
Fu battezzata lo stesso giorno nel Battistero della Cattedrale – sua parrocchia- da don Domenico Damiani; le fu madrina la signora Maria Diana Carozi.
Cresima e prima Comunione
Il 21 Maggio 1709 ricevette il sacramento della Cresima e, come era consuetudine la prima Comunione da Sua Eccellenza Mons. Giovanni Jacobo Bonaventura. Le fu madrina Zita Cecilia Morganti.
La Famiglia
Tecla era la secondogenita di Nicola Relucenti e Anna Bicondini. Era stata preceduta da Maria Francesca. Seguirono: Giuseppe Emidio che diventerà sacerdote, Domenico Bartolomeo che si farà religioso domenicano e Rosa Felicia che si sposerà.
Primo ricordo di Tecla
Ad Ancarano, le famiglie Relucenti e Marcucci avevano case di campagna vicine dove spesso si ritrovavano.
I primi rapporti di Tecla con Francesco Antonio
Mons. Francesco Antonio Marcucci, attesta che fin dalla più tenera età aveva sentito parlare molto bene di Tecla: riceveva devotamente i santi Sacramenti e amava Maria Immacolata.
Prima missione ad Appignano di Francesco Antonio
A 20 anni Francesco Antonio ricevette dal vescovo il permesso di predicare la prima missione ad Appignano.
In casa di Tecla si veste da Missionario
Pur essendo contraria alla predicazione in così giovane età, Tecla concesse a Marcucci di indossare l’abito missionario nella sua casa.
Ritorno dalla prima missione
Terminata la missione, verso sera, Francesco Antonio si incamminò verso Ascoli e andò diritto a casa di Tecla per deporre gli abiti da missionario.
Tecla scoraggia Francesco Antonio
Quando Francesco Antonio ricevette da Dio l’intuizione di fondare la congregazione, pensò subito a Tecla come sua collaboratrice, ma ella fu decisamente contraria.
Tecla si affida al Marcucci
Dopo circa un anno e mezzo, Tecla si sentì fortemente ispirata di porsi sotto la direzione del giovane Marcucci. Egli ormai diacono la accettò per sua figlia spirituale.
L’amicizia spirituale
Nel 1739, in occasione della missione a Monteprandone, Tecla prestò al Fondatore il suo Crocifisso che poi porterà in congregazione.
Il miracolo di S. Antonio
Debilitato dallo sforzo della predicazione di tante missioni, Francesco Antonio fu colpito da fortissimi dolori reumatici. Il 13 giugno, Tecla gli raccomandò di alzarsi quando passava la processione del santo. Così fece e fu guarito.
Un’amica di Tecla per la nuova congregazione
Tecla ormai appassionata dall’ideale di Marcucci gli presenta una nuova candidata, probabilmente sua amica, Dionisia Paci di Ascoli.
I preparativi per la fondazione
Ricevuto il permesso del vescovo, il 23 novembre 1744 per l’apertura della Congregazione, le prime sorelle si ritrovavano in casa di Tecla per prepararsi all’evento.
L’inizio della Congregazione
L’ 8 dicembre 1744 Tecla con le sue compagne, vestite con l’abito delle Pie Operaie dell’Immacolata Concezione, furono accolte e benedette dal fondatore nella chiesa dei santi Vincenzo ed Anastasio.
Ingresso nella nuova dimora
Le prime quattro Suore entrarono nella nuova casa e il Fondatore consegnò le chiavi a Madre Tecla.
Tecla prima superiora
Il fondatore, a nome del vescovo, nominò Madre Tecla superiora a vita della nuova Congregazione.
L’esempio di Madre Tecla
Don Marcucci impegnò tutte le sue risorse di mente e di cuore per preparare le suore a diventare maestre. Madre Tecla si sottopose volentieri allo studio dando esempio alle consorelle più giovani.
Apertura della scuola pia
Il 6 marzo 1745 si apriva con grande fervore di carità ed allegrezza di spirito la prima scuola femminile della città.
Le esortazioni domenicali
Il 14 marzo 1745 iniziò il catechismo domenicale per tutte le alunne e le donne della città che lo desideravano. Il Fondatore affidò questo compito a Madre Tecla.
Professione di Madre Tecla
Il 14 dicembre 1746 Madre Tecla e Giacoma Aloisi fecero la professione religiosa nelle mani del Fondatore.
Formula autografa di professione
Testo recitato da Madre Tecla in occasione della sua professione di povertà, castità e obbedienza e di permanenza perpetua nella Congregazione, controfirmato dal Fondatore, dai testimoni e dal notaio.
L’Accademia dell’Immacolata Concezione
Per incentivare la formazione culturale delle suore, il Fondatore istituì il 30 settembre 1747, l’Accademia dell’Immacolata Concezione ed elesse Madre Tecla Prefetta dell’Accademia.
Sostentamento delle prime suore
Le suore vivevano delle rendite di alcuni terreni, del lavori delle loro mani e di elemosina.
Esercizi spirituali
Nel 1758 le suore iniziarono ad offrire alle scolare che si preparavano alla prima Comunione, dieci giorni di esercizi spirituali.
La morte di Madre Tecla
L’11 luglio 1769 alle ore 9 del mattino Madre Tecla tornava alla casa del Padre, assistita dal Fondatore e dalle consorelle che tanto la amavano.
Ultime raccomandazioni
Le ultime raccomandazioni di Madre Tecla trascritte dal Fondatore.
Accanto all’Immacolata
Madre Tecla e il Fondatore lodano ed invocano grazie per noi.