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REDAZIONE
“Quell’Amor santo di perfetta Carità, ch’è venuto a portar qui in terra il Santo Bambino,
quello ho pregato, che discenda sopra di voi, e risieda sempre nel vostro cuore”
F.A.Marcucci lettera ad una suora- Roma 26 Xbre 1781
Carissimi lettori,
è appena iniziato il nuovo Anno liturgico
con il tempo dell’Avvento, l’attesa della
nascita di Cristo, la celebriamo da oltre
duemila anni, anche quest’anno ci ricor-
derà che Gesù viene per l’uomo che lo
cerca, per chi soffre, per chi fatica ad ama-
re, per chi non spera e si sente perduto. Natale, Dio viene per fermarsi con
noi: ci ricorda che non siamo soli e che la sua presenza non solo è motivo
di grande gioia, ma anche il fondamento di una speranza certa per coloro
che accolgono la buona notizia con fede retta e la rendono presente nella
loro vita con carità perfetta.
Il Natale ci ricorda la necessità di essere portatori della Buona No-
vella, ai vicini e ai lontani a quelli che sentiamo vicini e a quelli che pen-
siamo lontani. In effetti, chi ha incontrato Cristo non può fare a meno di
convertirsi in annunciatore della Verità, come fece la Samaritana. Chi ha
scoperto Cristo, come il tesoro della sua vita, non può non comunicare
agli altri questa scoperta, come la donna che ritrova la dramma perduta.
Come i pastori, che hanno incontrato il Cristo, non possono fare altro se
non comunicare questa buona notizia. E questo con gioia e senza indugio,
come i discepoli di Emmaus, con coraggio, come i primi discepoli.
Seguendo l’esempio dei pastori, della Samaritana e di molti altri,
mettiamoci in cammino, per condurre gli uomini e le donne di oggi fuori
dal deserto, verso i pozzi d’acqua viva, verso Cristo che ci dona la vita e la
vita in abbondanza.
Maria Immacolata, la tutta pura, la Madre dell’attesa ci accompagni a Gesù!
Buon Natale a tutti!
Suor Antonia Casotto
